La temporizzazione è il fondamento delle TSN (Time Sensitive Networks). Nel caso di tali reti, la comunicazione avviene in tempo reale, con un'elevata esigenza rispetto agli errori di temporizzazione apportati da singoli dispositivi della rete. Per poter soddisfare questi criteri serve un riferimento al tempo comune dei dispositivi, ossia la sincronizzazione degli orologi incorporati nei dispositivi, in modo che ogni elemento della rete possa eseguire le proprie operazioni esattamente nel momento specifico che ad esso è stato assegnato. Il TSN può funzionare in modo corretto e continuo quando gli orologi sono sincronizzati in modo preciso e quanto più sensibile è la rete, tanto più è necessaria la precisione e la stabilità del server di temporizzazione. Pertanto, è necessario monitorare gli errori di temporizzazione, in modo che si possa intraprendere una qualsiasi azione sia contro le cause che contro gli effetti di tali errori.
Sincronizzazione ed errori di temporizzazione
Se vogliamo sincronizzare gli orologi, il principale oggetto di interesse diventa l'errore temporale, ovvero la differenza di tempo che si verifica tra gli orologi di due dispositivi, l'orologio monitorato e l'orologio di riferimento. L'errore di temporizzazione è costituito dalla somma di due tipi di errore: un errore legato al tempo, chiamato errore di temporizzazione dinamica (dTE), e un errore indipendente dal tempo, chiamato errore costante.
Il cTE si applica a tutte le sorgenti che generano errori costanti e prevedibili, dovuti ad esempio all'asimmetria del collegamento, al ritardo del cavo dell'antenna o del cavo in fibra ottica. Gli errori cTE si possono correggere con una certa facilità. In assenza di compensazione della lunghezza del cavo d'antenna, è sufficiente misurare il ritardo di tale antenna e del cavo. Nel caso della fibra ottica, la questione è più complicata, in quanto a causa dei diversi ritardi dovuti all'utilizzo di diverse lunghezze d'onda, ma si tratta comunque di un errore calibrabile.
Il dTE, invece, coinvolge tutti quegli elementi che, per la loro dinamica, sono imprevedibili. I fattori che causano tali errori possono essere, ad esempio, variazioni della frequenza dell'oscillatore legate alla temperatura, variazioni della densità della ionosfera o errori di sincronizzazione GNSS oppure gli errori di marcatura temporale. In questo caso, la soluzione al problema consiste nella creazione di un'architettura di rete adeguata e nel monitoraggio dei parametri di sincronizzazione al fine di compensare gli errori di temporizzazione che si sono verificati ma che possono essere corretti.